L’implantologia o chirurgia implantare è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di realizzare denti artificiali tramite l’uso degli impianti. Negli ultimi anni, la riabilitazione implanto-protesica è diventata la terapia più diffusa per risolvere la mancanza di denti.

 


L’ IMPIANTO DENTALE

Gli impianti sono piccole viti di titanio che vengono avvitate nell’ osso dei mascellari, dopo una corretta preparazione chirurgica, sostituendo la funzione delle radici dei denti naturali che sono stati persi.

Sopra gli impianti viene collocata una protesi (generalmente in ceramica) che imita alla perfezione la forma, il colore, la lucentezza e la funzione della corona dei denti naturali.

Dopo una corretta terapia implantare il paziente recupera l’estetica e la funzionalità, continuando a masticare e a sorridere senza nessun tipo di disturbo.


L’ OSTEOINTEGRAZIONE

Il concetto di osteointegrazione è stato scoperto da Per-Ingvar Brånemark, è usato in medicina per definire l’unione diretta tra un’impianto artificiale e l’osso senza tessuto connettivo. Questa scoperta ha generato grandi avanzamenti non solo nel campo odontoiatrico, ma anche in altre specialità mediche come l’ortopedia.

Il materiale che si presta di più a stabilire una osteointegrazione è il titanio, un materiale biocompatibile che non ha nessun effetto dannoso sull’ organismo umano.


TECNICHE DI CHIRURGIA IMPLANTARE

Oltre alla tecnica convenzionale per il posizionamento degli impianti, negli ultimi anni sono nate nuove metodiche che permettono in alcuni casi di migliorare alcuni inconvenienti rispetto alla tecnica tradizionale.

IMPIANTO POST-ESTRATTIVO

Gli impianti dentali post-estrattivi sono impianti che si collocano dopo aver fatto una o più estrazioni dentali.

Il vantaggio di svolgere questo procedimento è quello di ridurre i tempi, in quanto il primo periodo di riossificazione dell’alveolo e il secondo periodo di osteointegrazione dell’impianto avvengono in un’unica fase.

Questa tecnica può essere eseguita solo nel caso in cui è necessario eseguire un’estrazione dentale ma di un dente che non è infetto (es. frattura della radice dentale). Nel caso in cui il dente da estrarre è infetto (es. granuloma apicale o ascesso parodontale) non è possibile eseguire questa tecnica ed è necessario aspettare la guarigione e la riossificazione dell’alveolo.

IMPIANTO A CARICO IMMEDIATO

La tecnica di carico immediato permette di posizionare la protesi fissa avvitata sugli impianti entro poche ore successive la fase chirurgica.

Questa tecnica viene eseguita generalmente nei settori anteriori per motivi estetici e nei casi di All on four e All on six.

I principali vantaggi che si ottengono eseguendo un carico immediato sono:

– Un’estetica immediata nei settori anteriori.

– Una maggiore comodità conferita da una protesi fissa rispetto a una mobile.

– Una perfetta conformazione della gengiva attorno al dente durante il periodo di osteointegrazione dell’impianto.

Tutto ciò non può essere eseguito se nella zona da trattare viene eseguito un innesto d’osso o se sono presenti infezioni.

IMPLANTOLOGIA COMPUTER GUIDATA

L’ Implantologia guidata consiste nel posizionamento di uno o più impianti tramite l’uso di una mascherina individualizzata che guida l’operatore.

Grazie alle informazioni ottenute dalla TAC, mediante un software 3D si realizza una ricostruzione tridimensionale della bocca del paziente, successivamente in base all’osso disponibile e evitando strutture anatomiche importanti (es. il seno mascellare o il nervo alveolare) si pianifica l’intervento decidendo la posizione, l’angolazione, la lunghezza e il diametro degli impianti che dovranno essere posizionati. Dopo la pianificazione viene fabbricata la mascherina individuale di guida, che aiuterà l’operatore a collocare gli impianti nella pozione prestabilita.

A differenza della tecnica tradizionale, che prevede incisioni e lembi chirurgici per visualizzare l’anatomia ossea, ai fini di decidere come posizionare gli impianti, con la tecnica di chirurgia guidata, grazie alla pianificazione computerizzata le incisioni per collocare gli impianti saranno minime o inesistenti.

I principali vantaggi di questa tecnica sono:

– Una riduzione dei sintomi post-operatori grazie all’ assenza di incisioni e lembi

– La possibilità di realizzare la protesi provvisoria prima dell’intervento nel caso si dovesse eseguire un carico immediato.

– L’ uso di questa tecnica non è consigliato in presenza di volumi ossei ridotti, pertanto in situazioni limite si deve valutare l’uso della tecnica tradizionale con lembo chirurgico.

ALL ON FOUR E ALL ON SIX

Le tecniche “All on four” e “All on six” offrono alle persone che presentano assenze dentali totali o parziali la possibilità di avere una protesi fissa con tutti i denti fissata su 4 impianti nel caso dell’All on four, o su sei impianti nel caso dell’All on six.

 

Nella maggior parte dei casi è previsto un carico immediato, quindi i denti posso essere montati sugli impianti a partire da subito.

Inoltre queste tecniche offrono notevoli vantaggi al paziente tra cui:

– Tempi ridotti. Entro le prime 24h viene montata la protesi provvisoria e a partire dal terzo mese può essere realizzata la protesi definitiva.

– Rapido recupero della masticazione e dell’estetica grazie alla protesi provvisoria a carico immediato montata dopo la chirurgia.

– Si evita l’innesto osseo, nel caso fosse presente un deficit osseo nelle zone posteriori. Inclinando gli impianti posteriori verso la zona anteriore si riescono a mettere impianti di lunga dimensione che conferiscono resistenza alla protesi fissa.

– Più economico rispetto a un trattamento che nelle stesse situazioni cliniche prevede innesti ossei e il posizionamento di più impianti.

Le tecniche All on four e All on six in molti casi danno eccellenti risultati estetici, ma in alcuni casi di eccessivo deficit osseo, per avere ottimi risultati è necessario ricorrere a trattamenti più costosi con innesti ossei e posizionamento di più impianti.

ALL ON FOUR

 

ALL ON SIX

 

IMPIANTI ZIGOMATICI

Gli impianti zigomatici sono chiamati così per vengono impiantati sullo zigomo passando per il mascellare superiore. Questa tecnica è consigliata nei casi in cui abbiamo una perdita di osso avanzata nel mascellare superiore e non è possibile eseguire interventi di innesti ossei.

 

I vantaggi dell’uso di questa tecnica sono:

– Possibilità di eseguire un carico immediato: usando impianti molto lunghi e stabili all’interno dell’osso è possibile posizionare la protesi provvisoria sin da subito.

– Possibilità di fissare gli impianti quando esiste un deficit osseo nel mascellare superiore sia nella zona posteriore che nella zona anteriore.

La tecnica degli impianti zigomatici è molto invasiva e complessa, per questo motivo si opta per questa tecnica solo se non è possibile eseguire innesti di osso.

IMPIANTI PTERIGOIDEI

Gli impianti pterigoidei sono degli impianti che vengono posizionati nelle lamine pterigoidee dell’osso sfenoide attraversando la tuberosità mascellare.

L’utilizzo di questa tecnica è indicato quando dobbiamo posizionare degli impianti nel settore posteriore e non è possibile eseguire interventi di innesti ossei.

I vantaggi usando questa tecnica sono:

– Possibilità di eseguire un carico immediato: collegando gli impianti pterigoidei con altri impianti nelle zone anteriori è possibile posizionare sin da subito la protesi provvisoria.

– Possibilità di fissare gli impianti quando esiste un deficit osseo nel posteriore del mascellare superiore.


TECNICHE DI CHIRURGIA PRE-IMPLANTARE

Insieme di tecniche chirurgiche volte a correggere i deficit ossei mascellari e mandibolari per permettere il successivo posizionamento di impianti dentari.

INNESTO OSSEO IN BLOCCO

L’innesto in blocco è un procedimento chirurgico, mediante il quale un pezzo di tessuto osseo, proveniente da un’altra parte del corpo o creato artificialmente, viene posizionato e fissato tramite delle micro viti in una zona dove ne abbiamo la mancanza.

 

Con questa tecnica possiamo ottenere lo spessore e l’altezza adeguata a poter posizionare uno o più impianti.

RIALZO DEL SENO MASCELLARE

I seni mascellari sono delle cavità vuote, riempite di aria, che formano parte dei seni paranasali situati in corrispondenza dei molari e premolari. Queste cavità con il passare del tempo possono espandersi per diverse cause, tra cui la mancanza di denti. Questa espansione riduce notevolmente la quantità di osso nell’arcata superiore, quindi se l’altezza dell’osso non è sufficiente è impossibile collocare un impianto in quella zona senza eseguire un innesto osseo.

La tecnica di innesto in questi casi è il rialzo del seno mascellare. Tramite questa tecnica possiamo accedere all’interno del seno, successivamente posizionare un innesto d’osso tra la membrana di Schneider, che delimita il seno mascellare e il pavimento osseo della cavità sinusale.

Esistono due approcci chirurgici, il Grande rialzo del seno mascellare ed il Mini rialzo del seno mascellare, la scelta d’esecuzione tra grande e piccolo rialzo di seno varia a seconda della quantità di osso residuo.

Quando la quantità residua di osso è inferiore a 5 mm è necessario eseguire un approccio laterale,  quindi un grande rialzo del seno mascellare.

 

Quando la quantità residua di osso è superiore o uguale a 5 mm è possibile eseguire un approccio crestale, quindi un mini rialzo del seno mascellare, con un’invasività chirurgica ridotta rispetto alla via di accesso laterale.

 

Grazia a questa tecnica possiamo ottenere un’altezza ossea sufficiente per il posizionamento di uno o più impianti.

RIGENERAZIONE OSSEA GUIDATA CON MEMBRANA (GBR: Guided Bone Regeneration)

La rigenerazione ossea guidata con membrana è una tecnica utilizzata per il trattamento di deficit ossei verticali, localizzati in determinate zone del mascellare o della mandibola, dov’è necessario posizionare uno o più impianti. La rigenerazione avviene posizionando un innesto osseo sulla zona da trattare. Tale innesto viene ricoperto da una membrana che serve ad impedire la migrazione di cellule del tessuto connettivo verso l’innesto osseo, in maniera tale da favorire la proliferazione di cellule osteogeniche presenti nell’osso adiacente all’innesto.

 

TECNICA DI ESPANSIONE CRESTALE (SPLIT CREST)

Lo Split Crest è una tecnica chirurgica che serve ad ottenere un maggiore spessore della cresta ossea edentula in direzione orizzontale, al fine di poter inserire uno o più impianti di diametro adeguato. Tutto ciò avviene tramite una corticotomia seguita da una posteriore espansione delle corticali per, infine, inserire l’impianto e promuovere la rigenerazione ossea tra le due corticali, avendo come risultato uno spessore maggiore della cresta ossea.